Nel weekend de «Les Misérables», la vera sorpresa è «Looper» di Rian Johnson

Articolo già pubblicato su IlSole24Ore

Image

Quando il cinema indipendente produce blockbuster spettacolari: nelle sale italiane arriva «Looper», sorprendente film di fantascienza a stelle strisce, realizzato con “soli” 30 milioni di dollari di budget e senza nessuna major alle spalle.

Opera terza del semisconosciuto Rian Johnson (dopo «Brick» del 2005 e «The Brothers Bloom» del 2008), la pellicola vede protagonisti Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis, nei panni dello stesso personaggio a trent’anni di distanza.

Ambientato nel 2044, il film ruota attorno alla figura di Joe, un killer professionista che uccide su commissione persone mandate indietro nel tempo dal 2074: per i criminali del futuro inviare le proprie vittime nel passato è il modo migliore per sbarazzarsi dei corpi senza lasciare tracce. La vita di Joe procede tranquillamente fino a quando non riconosce, come suo prossimo bersaglio, se stesso invecchiato di trent’anni.

Sorta di «L’esercito delle 12 scimmie» del nuovo millennio, «Looper» è un film ricco di tematiche e colpi di scena, in grado d’intrattenere e far riflettere diverse fasce di spettatori.
La sceneggiatura (scritta dallo stesso Rian Johnson) cresce d’intensità col passare dei minuti, aumentando progressivamente il ritmo dell’azione fino a una conclusione davvero magistrale.

Quello che però più colpisce di questo ottimo film, non sono gli effetti spettacolari e le svolte narrative, ma la straordinaria capacità di trattare, con forza e sensibilità, i rapporti umani che (in questo caso) si snodano tra le pieghe dei viaggi nel tempo.

Decisamente meno originale è «Les Misérables», la nuova pellicola di Tom Hooper dopo il grande successo de «Il discorso del re».
Ispirato al celebre romanzo di Victor Hugo del 1862, il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo musical scritto nel 1980 da Alain Boublil e Claude-Michel Schönberg che, in versione inglese, ha ottenuto negli anni uno straordinario successo.

Hugh Jackman (in una delle performance più intense e convincenti della sua carriera) veste i panni di Jean Valjean, prigioniero rilasciato in seguito a un’amnistia, che prova a ricostruirsi una vita e una dignità nel mondo. Contro di lui si schiererà Javert (Russell Crowe), tenace ispettore di polizia convinto che i criminali non potranno mai redimersi.

Vincitore del Golden Globe al miglior film nella categoria musical e commedie, «Les Misérables» è un prodotto che si limita a far bene il suo dovere, senza il coraggio di rischiare qualcosa di più.
Il regista ha buoni spunti visivi, ma nel complesso la sua messa in scena si adagia pigramente sulle interpretazioni di un cast in ottima forma: oltre a Jackman, da segnalare Anne Hathaway, grande favorita al premio Oscar come miglior attrice non protagonista.

Interamente cantato per i 152 minuti di durata, «Les Misérables» viene saggiamente distribuito in Italia in versione originale con sottotitoli.

Image
Il punto più basso del weekend è però rappresentato da «The Impossible» di Juan Antonio Bayona con Naomi Watts e Ewan McGregor.
Tratto da una storia vera, il film racconta come una famiglia (genitori e tre figli), in vacanza in un paradiso terrestre lungo le coste thailandesi, sia riuscita a salvarsi dal terribile tsunami che ha sconvolto il sud-est asiatico il 26 dicembre del 2004.

Juan Antonio Bayona aveva già dimostrato il suo scarso talento nel precedente «The Orphanage» (2007), ma in questo caso si è addirittura superato: grossolano e ricattatorio, «The Impossible» è un film che sfrutta i più banali processi retorici (una colonna sonora lacrimevole in primis) nel tentativo di coinvolgere e commuovere a tutti i costi lo spettatore. Già la prima sequenza (una turbolenza aerea, come presagio della catastrofe) dimostra tutta la goffaggine di un film incapace, per non dire irrispettoso, di trattare adeguatamente un evento storico che avrebbe richiesto tutt’altro approccio narrativo e stilistico.

Chimy

Voto Looper: 3/4

Voto Les Misérables: 2,5/4

Voto The Impossible: 1,5/4

Lascia un commento

Lascia un commento