Fantastic Mr. Fox: Fantastic Mr. Anderson!

È un mondo al tramonto, quello inscenato da Wes Anderson in Fantastic Mr. Fox. Ma non un tramonto metaforico, bensì un tramonto letterale, dove il sole al suo imbrunire colora il mondo di quelle tinte care al regista statunitense.
Le tinte calde, presenti ma non predominanti, in I Tenenbaum e anche in Le avventure acquatiche di Steve Zissou, e quelle invece onnipresenti nel viaggio in India de Il treno per il Darjeeling, diventano in Fantastic Mr. Fox l’unica gamma di colori presenti sulla tavolozza degli animatori. Una volpe, arancione, in un mondo di campagna al tramonto è quanto di più cromaticamente vicino alla sensibilità e ai gusti del regista.
E questo semplice particolare è solo uno dei tasselli che compongono e scoprono il film come un vero e proprio terreno di libertà totale e incondizionata per Anderson. Perché l’animazione permette di dar sfogo a qualsiasi esigenza, e così ha fatto Anderson, utilizzando l’animazione a passo uno di pupazzi per inscenare tutto il suo cinema condensato in novanta minuti di stupore e divertimento.
Mr. Fox è una volpe giornalista, che vuole vivere in un albero, e non in una tana sotterranea come tutti i suoi simili. La moglie è una pittrice, il figlio un insoddisfatto che vorrebbe essere un atleta, mentre il nipote, suo ospite, è un ragazzo prodigio nello sport e nella vita. A contorno si trovano un tasso avvocato, una marmotta bullo della scuola, un cane coach di uno strano sport e i tre umani antagonisti, tre contadini senza scrupoli che vorrebbero fare di tutto per eliminare la volpe che ruba loro galline, tacchini e sidro alcolico.
È evidente come la rosa dei personaggi sia chiaramente andersoniana, con caratteri stravaganti ed improbabili, a metà strada tra la follia e quell’atteggiamento intellettual chic tipico delle produzioni del regista. È infatti una storia che vuole stare nel mezzo, quella di Fantastic Mr. Fox, tra l’umana stravaganza e il selvaggio animalesco, dove volpi antropomorfizzate bevono sidro, scrivono articoli, pitturano temporali ma non controllano l’istinto di cacciare galline e mangiare sbranando e sporcando.
Ed è un film, Fatastic Mr. Fox, dove l’animazione in stop motion è utilizzata con una precisione e una fluidità nei movimenti che è straordinariamente naturale, rendendo la caricatura animale un veicolo di umanità ancor più convincente che con attori in carne e ossa. Un’ulteriore dimostrazione di come l’animazione e la caricatura siano portatori di un realismo straordinariamente efficace.
Ma è un film andersoniano anche nella regia, straordinaria, anche questa frutto di istanze opposte ma perfettamente amalgamate, con carrelli e prospettive laterali, inquadrature che sembrano teatrini di marionette o disegni schematici e stilizzati. Ma anche primissimi piani alla Sergio Leone, inserti da videoclip e inseguimenti e movimenti di macchina puliti e veloci. E, ovviamente, una colonna sonora curata e perfettamente inserita nel contesto come ci si aspetterebbe da Wes Anderson.
Con Fantastic Mr. Fox, quindi, Wes Anderson arriva alla sua sintesi totale, dove ogni tassello, da ogni parola dello script fino ad ogni scelta delle inquadrature, passando per le scenografie e le musiche, è quanto di più fedele possa esserci verso quella grande idea di cinema, così personale e così vincente, che è sempre trapelata da ogni sua pellicola.

 

Para
Voto Para: 3/4

 

Recensione del Chimy, già pubblicata su Il Sole 24 Ore durante il Torino Film Festival

Tratto da una favola del 1970 di Roald Dahl, autore di opere (tra le quali celebre è "La fabbrica di cioccolato") spesso trasposte sul grande schermo, "Fantastic Mr.Fox" racconta la storia di una famiglia di volpi in perenne lotta con i contadini dei campi circostanti la loro tana.
Il capofamiglia Mr.Fox, dopo diversi anni vissuti tranquillamente facendo il giornalista, ritrova il suo istinto cacciatore e ritorna alla vecchia vita di ladro di polli, senza però farlo sapere alla moglie cui aveva assicurato di aver smesso di fare il furfante.
Il bravo Wes Anderson, arrivato al suo sesto lungometraggio, per adattare la favola di Dahl decide di tentare la strada dell'animazione attraverso l'uso della stop motion: una delle tecniche animate più antiche della storia del cinema (ventiquattro fotogrammi, da scattare su pupazzi tridimensionali, per ogni secondo del film così da andare alla velocità della proiezione della pellicola) che da alcuni anni è tornata fortemente in auge grazie, fra gli altri, ai film di Tim Burton ("La sposa cadavere") e Henry Selick ("Coraline e la porta magica") o a quelli della Aardman Animation ("Galline in fuga", "Wallace & Gromit e "La maledizione del coniglio mannaro").
Ora ci ha provato Wes Anderson, che è riuscito a fare centro senza snaturare il suo stile: nonostante sia un film d'animazione, "Fantastic Mr.Fox" è infatti totalmente coerente con la poetica sviluppata dal regista nel corso della sua carriera.
La scelta delle canzoni della colonna sonora, i vestiti dei personaggi e, in particolare, le loro psicologie rimandano direttamente alle figure de "I Tenenbaum", de "Il treno per il Darjeeling" e delle altre opere di Wes Anderson.
Al centro dei suoi film la vera protagonista è sempre la famiglia, e anche in "Fantastic Mr.Fox" è proprio questa la tematica principale: la coppia di coniugi, Mr. e Mrs.Fox, che rischia di attraversare un momento di crisi per le scelte del maschio, il loro figlio Ash che si sente "minacciato" dall'arrivo in famiglia del cugino Kristofferson che riceve tutte le attenzioni dei suoi genitori.
Le voci originali sono di un cast di primissimo livello: George Clooney e Meryl Streep per Mr.e Mrs.Fox, mentre un folto gruppo di attori abituali del regista (da Owen Wilson a Bill Murray) prestano la loro voce ai personaggi secondari.
"Fantastic Mr.Fox" è un film che piacerà ai bambini e agli adulti, ma ancor di più agli appassionati del cinema d'animazione, che vedranno all'opera un regista importante che c'è da augurarsi si cimenti ancora in futuro in questo campo.
Peccato soltanto per chi non era a Torino in questi giorni che dovrà aspettare ancora diversi mesi (l'uscita è prevista per aprile) prima di vederlo nelle sale italiane.
 

Chimy
Voto Chimy: 3/4