"Planet Terror":… quand'è che esce Machete?

planet terrorSe vivessimo negli Stati Uniti degli anni ‘70 potremmo decidere di passare tre orette buone in uno squallido grindhouse. Se così fosse, ditemi, assisteremmo più probabilmente ad un film come “Death Proof” oppure ad un film come “Planet Terror”? La risposta è ovvia, dato che “Death Proof” del b-movie ne ha un quarto mentre i restanti tre quarti sono puro “Tarantino juice”.
Planet Terror è, invece, un film realmente di “serie z”, realizzato appositamente e minuziosamente come un film di “serie z”. E io dico che questa è una cosa positiva. Diamo a Rodriguez il merito di aver fatto una ricostruzione filologica di un genere. L’intento del progetto Grindhouse era questo, rifare un genere, e Tarantino, ovviamente, ha fatto le regole per poi infrangerle, mentre Rodriguez le ha rispettate alla lettera. Ciò non toglie che “Death Proof” sia un bellissimo film, superiore in tutto e decontestualizzabile dal progetto Grindhouse, a differenza di Planet Terror. (Ma Tarantino la sa lunga, va in giro con Rodriguez ed Eli Roth come le ragazzette carine che per risaltare vanno in giro con le amiche bruttine.)
Sinossi (perché, c’è una trama?) di “Planet Terror”: un agente biochimico fuoriesce da una base militare trasformando tutti in semi zombie pieni di bubboni che hanno, ovviamente, una fame del boia. Un manipolo di uomini e donne non vengono contagiati e si adoperano per salvare se non la terra almeno la loro bella contea texana. Tra questi il classico super uomo dal passato oscuro capace di affrontare gli zombie anche con solo due balisong (coltello a farfalla), e la star del film, Rose Mc Gowan alias Cherry Darling, con un M-16 equipaggiato con lancia granate M-203 al posto della gamba destra. Il resto sono esplosioni di tutti i generi, da automobili a teste umane, passando per testicoli colanti e bubboni infetti.
I difetti ci sono, e non sono pochi, come ad esempio l’inutile interpretazione della cantante dei “Black Eyed Peas”, una colonna sonora inconsistente, e soprattutto una minore presenza degli “errori di regia” che “Death Proof” dispensava sapientemente. Quest’ultimi si limitano infatti ad un odioso “rullo mancante”. Odioso per due motivi: è esattamente dove te lo aspetti e si porta via davvero i 15 minuti di un rullo, dato che la narrazione riprende nascondendo degli avvenimenti allo spettatore.
Però la pellicola ha un altro grande pregio, oltre all’attenzione filologica, quello di regalare un’ora e mezza di piacevole ignoranza, facendoci regredire tutti nei panni di bambocci adolescenti desiderosi di schifezze e di lap dance, come quella iniziale di Rose Mc Gowan.
“Planet Terror” è dunque un film che vuole dividere il pubblico così come succedeva negli anni 70. C’è chi giustamente accetta e apprezza il film per quello che è, cioè puro intrattenimento splatter, gore o come volete chiamarlo voi, e chi lo denigra giudicandolo come il solito vuoto, inconsistente film trash (parola modaiola) di “serie z”.
Prendere o lasciare.
Para
Voto Para: 3/4

Voto Chimy: 2,5/4